Il Decreto Legge 181/2023, c.d. Decreto Energia, convertito con la Legge 11/2024, ha disposto un ulteriore prolungamento della proroga dei termini di inizio e fine lavori presenti nei titoli abilitativi-autorizzativi per l’edilizia privata.

Tale prolungamento riveste una certa importanza per gli adempimenti previsti per l’accesso agli incentivi del GSE.

Il Decreto Energia prevede la proroga di 30 mesi dei termini di inizio e fine lavori relativi ai permessi di costruire di cui all’art 15 del D.P.R. 380/2001, alle SCIA e alle autorizzazioni paesaggistiche e ambientali, rilasciati o formatisi entro il 30 giugno 2024; tali termini erano già stati prorogati di un un anno dal D.L. 21/2022 e di due anni dal D.L. 198/2022.

Né consegue che i termini previsti dai decreti di riferimento per l’accesso agli incentivi, potranno essere prorogati fino a 30 mesi, qualora si dimostri, all’atto della presentazione della richiesta di accesso agli incentivi, di aver ottenuto la suddetta proroga dei termini di inizio e fine lavori, che può essere richiesta a condizione che i termini non siano decorsi al momento in cui l’interessato comunica la volontà di volersi avvalere della proroga e che, nel medesimo momento, i titoli abilitativi non siano in contrasto con eventuali nuovi strumenti urbanistici approvati, piani o provvedimenti di tutela dei beni culturali e del paesaggio.

Il GSE ha poi evidenziato che, in generale, la proroga di 30 mesi non è applicabile nel caso in cui il provvedimento autorizzativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto sia stato conseguito successivamente al termine da prorogare.

Nel caso, ad esempio, del termine per l’entrata in esercizio dell’impianto ai fini del riconoscimento della tariffa del DM 2016, non è possibile richiedere la proroga qualora il titolo autorizzativo sia stato ottenuto dopo l’8 ottobre 2022.