È stato approvato il 10 ottobre scorso il decreto Energy Release, come annunciato a settembre dal ministro Cingolani. Il decreto prevede la vendita di elettricità a prezzi calmierati a clienti industriali interrompibili, Pmi e utenti delle isole (Sardegna e Sicilia).
La sua approvazione avvia una serie precisa di scadenze per l’attuazione dello stesso: entro il 20 ottobre, il Gse dovrà individuare i volumi di energia elettrica interessati e comunicarli a Gme, affinché organizzi sulla bacheca Ppa le procedure di assegnazione ai clienti finali prioritari.
Invece entro il 30 ottobre il Gse dovrà predisporre lo schema contrattuale e determinare le garanzie che l’aggiudicatario è tenuto a presentare, nonché le modalità con le quali i clienti finali, anche in forma aggregata, possono accreditarsi per le procedure.
Il prezzo calmierato previsto dal decreto è pari a 210 euro per MWh ma potrà essere modificato in base alle indicazioni di Bruxelles, che di recente ha proposto un tetto di 180 euro/MWh per la produzione elettrica degli impianti infra-marginali.
A disposizione ci sono 18 TWh da rinnovabili, da assegnare agli utenti con la mediazione del Gse e tramite contratti pluriennali (fino a dicembre 2025) e un meccanismo di cessione per differenza a due vie, calcolando (sul 70% dei volumi aggiudicati) la differenza tra il prezzo di allocazione e il prezzo medio mensile sul mercato elettrico.
Ogni cliente può richiedere, anche in forma aggregata, un minimo di 1 GWh/anno; il volume massimo richiesto non deve superare il 3% di quello complessivamente offerto dal Gse e il 30% del consumo medio degli ultimi tre anni.
Al termine della procedura, il Gestore stipula con ciascun assegnatario un contratto di cessione per differenza a due vie fino al 31 dicembre 2025.
fonte: www.qualenergia.it
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